Abstract
Il saggio si propone di indagare i principali aspetti dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione, inteso come fonte sulla produzione normativa il cui obiettivo è di definire un modello per l’attribuzione di forme e condizioni specifiche di autonomia, che prende forma nell’incontro delle volontà di Stato e Regioni e nella legge approvata dal Parlamento sulla base dell’intesa. Si propongono, inoltre, alcune riflessioni sulla natura ed efficacia giuridica delle intese tra Stato e Regioni, previste dalla Costituzione come elemento essenziale per la sua attuazione, nonché l’analisi del procedimento di formazione e del contenuto “variabile” della legge ad “autonomia negoziata”. Infine, si propone di indagare sulla necessità di riequilibrare il ruolo di rappresentanza parlamentare nel procedimento di autonomia differenziata, individuando strumenti idonei a favorire il coinvolgimento e la compartecipazione delle due Camere nonché a valorizzare il ruolo strategico che esse hanno nella stipulazione delle intese, nella fase di approvazione del disegno di legge e nella fase di monitoraggio e controllo successiva all’entrata in vigore della legge ad autonomia negoziata.
—
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. L’art. 116, terzo comma della Costituzione. 3. Il ruolo del Parlamento nel processo di differenziazione. 4. Le (possibili) prospettive del regionalismo differenziato.
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 4 del 2023.
Leggi l’articolo
Citazione del contributo:
M. Barbato, Il procedimento di autonomia differenziata. Aspetti procedurali, limiti e prospettive dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione, in De Iustitia, 4, 2023.