
Abstract
Obiettivo dell’indagine è l’ardua comparazione e ricostruzione del trust, tanto con riferimento al variopinto quadro normativo, quanto al loro rapporto con le pietre miliari dell’impianto civilistico attuale. In particolare, si vuol comprendere se il trapianto del trust interno nella tradizione di civil law debba continuare a considerarsi una forzatura o se il dibattito sulla sua ammissibilità possa ritenersi risolto positivamente. Meritevole di attenzione è, dunque, il sistema valoriale emerso dalla Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985 nonché dalla legge di ratifica del 16 ottobre 1989 n. 364, ricorrendo la necessità di esplorare la natura semantica e l’omesso inserimento di una puntuale disciplina, malgrado il maggior favor per il trattamento fiscale, frutto della c.d. legge sul «Dopo di noi».
SOMMARIO: 1. Albori del trust in common law e il suo recepimento in Italia. 2. Il trust: profili strutturali e sfumature applicative. 3. Una querelle ancora aperta sul trust interno. 4. Conclusioni
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 3 del 2023.
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Citazione del contributo:
G. Sandullo, Il trust interno, l’autonomia privata e i loro limiti, in De Iustitia, 3, 2023.