Abstract
L’effettività della tutela giurisdizionale si erge a principio generale del nostro ordinamento giuridico. Il sostrato di civiltà che caratterizza una società fondata su tale principio non consente di ritenere che lo stesso sia per certi versi rinunciabile in nome della garanzia di altre esigenze. Tuttavia, il potere della pubblica amministrazione, in particolare nel suo essere potenzialmente inesauribile, pone una serie di ostacoli rispetto alla possibilità di godere di una tutela effettiva. Sono dunque plurimi gli spunti di riflessione, a partire dalla nuova considerazione del potere, che sembra in parte perdere quel connotato di inesauribilità alla luce delle più recenti riforme e interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali. La tenuta dell’effettività della tutela deve essere verificata alla luce del rapporto tra la sentenza di annullamento del giudice amministrativo, il suo effetto conformativo e il residuale potere discrezionale in capo all’amministrazione.
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SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Gli effetti della sentenza di annullamento. L’effetto conformativo tra interessi oppositivi e pretensivi. 3. Riedizione del potere a seguito della pronuncia di annullamento del provvedimento di diniego. 3.1. Le teorie del one shot secco e del one shot temperato 3.2. I principi espressi dall’Adunanza plenaria. 4. Rilievi critici e questioni irrisolte.
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 4 del 2023.
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Citazione del contributo:
N. Chirivi, Effettività della tutela giurisdizionale tra giudicato e riedizione del potere discrezionale, in De Iustitia, 4, 2023.