Abstract
Una giovane affetta da leucemia linfoblastica acuta è morta a causa del mancato accesso alle cure mediche, poiché i genitori incoraggiarono il rifiuto alle terapie proposte dai sanitari. Quest’ultimi, già sospesi dalla responsabilità genitoriale, sono stati condannati in doppia conforme per omicidio colposo omissivo improprio. La Cassazione, confermando l’impugnata sentenza, ha rilevato come i genitori abbiano violato gli obblighi di garanzia verso la figlia, fornendole false informazioni sulla malattia e disincentivando il giusto percorso terapeutico. La presente nota a sentenza si pone l’obiettivo di evidenziare l’ampiezza dei margini di autodeterminazione terapeutica del minore, considerando l’evoluzione del quadro normativo e la pedissequa rilevanza penale di tale consenso.
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SOMMARIO: 1. Il caso di specie. 2. La rilevanza del consenso del minore nella scelta dei trattamenti sanitari. 3. Il rifiuto opposto dai genitori al percorso terapeutico quale fondamento della responsabilità penale. 4. Brevi considerazioni conclusive.
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 4 del 2023.
Citazione del contributo:
M. Baruzzi, Responsabilità colposa dei genitori per la morte della figlia malata di leucemia che rifiuta di sottoporsi alle cure mediche, in De Iustitia, 4, 2023.