Abstract
Il presente articolo è una riflessione sulla caotica genesi e sulla complessa evoluzione del c.d. contributo NASpI, con special riferimento al sistema delle esenzioni, e pone l’accento su alcuni possibili profili di illegittimità costituzionale che rivelano l’esigenza di un maggior confronto tra il potere legislativo e la scientia iuris finalizzato ad un miglioramento della tecnica di redazione normativa.
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SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Cenni sul contributo applicativo nella prassi di licenziamento. 3. L’evoluzione dell’art. 2, comma 34, lett b), L. 92/2012 e i problemi che ne conseguono. 4. Il problema della compatibilità con gli artt. 2, 3 e 41 della Costituzione. 5. Segue. Il caso degli enti privati di formazione: ulteriore violazione dell’art. 3 Cost. 6. Segue. Il fenomeno della incostituzionalità latente. 7. Riflessioni a margine sulla necessità di un approccio più consapevole del Legislatore.
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 1 del 2024.
Citazione del contributo:
S. Flaminio, Profili di “non più latente incostituzionalità” della disciplina sulle esenzioni del contributo NASPI per le imprese edili, in De Iustitia, 1, 2024.