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Verso l’abrogazione dell’abuso di ufficio. Una scelta ‘irrazionale’

- 31 Gennaio 2024

Abstract

Attualmente all’esame delle Commissione Giustizia del senato, il disegno di legge cd Nordio (DDL S. 808) prevede, tra le altre misure, anche l’abrogazione dell’art. 323 c.p. in tema di abuso di ufficio. Norma da sempre problematica, è stata spesso indicata come fattore di rallentamento della macchina amministrativa, a causa dell’abnorme rischio penale che essa creerebbe in capo ai pubblici agenti (in particolare gli amministratori locali). Ripercorrere le numerose e travagliate vicende evolutive di questa fattispecie, può essere utile per comprendere quale sia il reale significato politico-criminale di tale scelta abolitiva, solo apparentemente in linea con i principi liberali di extrema ratio e di frammentarietà dell’ordinamento penale.

SOMMARIO: 1. Verso l’abrogazione dell’abuso di ufficio. Una scelta davvero controcorrente?. 2. Abuso di ufficio e conflittualità istituzionale. Il valore ‘strategico’ dell’art. 323 c.p. 3. Conoscere il passato per capire il presente (e orientare il futuro): l’evoluzione normativa dell’art. 323 c.p. 4. L’abrogazione dell’abuso di ufficio: il definitivo abbandono della razionalità punitiva.  

*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 1 del 2024. 

Citazione del contributo:

F. Rippa, Verso l’abrogazione dell’abuso di ufficio. Una scelta ‘irrazionale’, in De Iustitia, 2, 2024.

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