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Chatgpt: l’inizio di una nuova era

- 9 Ottobre 2024

Abstract

Negli ultimi mesi, “ChatGPT” (acronimo di Generative Pretrained Transformer) è diventato un fenomeno virale in rete. In particolare, si tratta di un potente e versatile strumento di elaborazione del linguaggio naturale che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane.Fin da subito, esso ha destato grande curiosità e riscontrato un notevole successo. Tuttavia, il suo rapido sviluppo ha sollevato anche considerevoli preoccupazioni nel dibattito non solo scientifico, tali da richiedere l’intervento del Garante della Privacy. L’uso di tale software ha, infatti, importanti ricadute applicative nell’ordinamento nazionale, ponendo sotto tensione l’operatività di dispositivi normativi e le garanzie a presidio dei singoli e della collettività. L’articolo si prefigge, pertanto, di verificare se le modifiche apportate da ChatGPT, dopo l’intervento dell’Autorità amministrativa menzionata, possano ritenersi sufficienti e in grado di tutelare l’utente. Esso ha, altresì, lo scopo di esaminare come la P.A. possa implementare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, evidenziandone i benefici e le criticità. Ci si propone, infatti, di stabilire se le autorità pubbliche siano effettivamente in grado di supportare l’innovazione, garantendo al contempo i cittadini.

In recent months, “ChatGPT” (an acronym for Generative Pretrained Transformer) has become a viral phenomenon on the internet. Specifically, it is a powerful and versatile natural language processing tool that uses advanced machine learning algorithms to generate human-like responses. Right from the start, it aroused great curiosity and met with considerable success. However, its rapid development has also raised serious concerns in the collective landscape, to the extent that it has required the intervention of the Garante della Privacy (the Italian administrative privacy authority. The use of such software has, in fact, important application repercussions in the national legal system. This article therefore aims to verify whether the corrective measures taken by ChatGPT, after the intervention of the aforementioned administrative authority, can be considered sufficient and capable of protecting the user. It also aims to examine how the P.A. can implement artificial intelligence-based solutions, highlighting their benefits and criticalities. The goal is, in fact, to establish whether public authorities are actually able to support innovation while guaranteeing citizens.

SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Cosa è ChatGPT? 3. Il Garante della contro ChatGPT: la vicenda. 4. L’impatto delle tecnologie sui profili di garanzia che involgono i dati personali. 5. I risvolti della pronuncia del Garante della Privacy. 6. L’intelligenza artificiale e la Pubblica Amministrazione del futuro: opportunità e sfide. 6.1. L’intelligenza artificiale: motore propulsivo per il buon andamento della Pubblica Amministrazione. 6.1.1. IA e P.A.: un binomio inscindibile per il miglioramento dei servizi pubblici. 6.2. I limiti dell’intelligenza artificiale. 6.2.1. Pubblica Amministrazione 4.0: le nuove competenze del personale amministrativo nell’era dell’intelligenza artificiale. 6.2.2. IA e P.A.: tra principi etici e rischi da scongiurare- 7. Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale. 8. “Modello Italia”: accordo tra Cineca e iGenius. 9. Conclusioni.  

*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 4 del 2024. 

Citazione del contributo:

M.T. Carotenuto, Chatgpt: l’inizio di una nuova era, in De Iustitia, 4, 2024.

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