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La rilevanza della volontà e la centralità della sfera più intima dell’individuo nel sistema penale: dall’autore del reato alla vittima

- 15 Aprile 2025

Abstract

L’articolo offre una ricostruzione del ruolo della volontà nel sistema penale volta a dimostrare l’attenzione del legislatore alla sfera intima dell’individuo, sia come autore del reato che come vittima. Il lavoro evidenzia, anche attraverso una ricognizione delle più rilevanti pronunce della Corte di Cassazione, la rilevanza proteiforme della volontà, da elemento costitutivo dell’illecito penale a criterio di imputazione soggettiva dello stesso, a scriminante e, persino, nel caso dell’attività dell’operatore sanitario, a fondamento costituzionale della liceità della predetta attività. Inevitabili le ricadute processuali in termini di difficoltà di accertamento e di conseguente onere motivazionale del giudice.

SOMMARIO: 1. Premessa. 2. La volontà del soggetto agente: nozione di dolo e rapporti con la imputabilità. 3. Le forme del dolo. 4. L’accertamento processuale del dolo. 5. La volontà come elemento circostanziale. 6. La volontà come elemento di commisurazione della pena. 7. La volontà della vittima del reato come elemento costitutivo della fattispecie penale. 8. La volontà della persona offesa come scriminante. 9. Il consenso nel trattamento sanitario. 10. Osservazioni conclusive.

*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 2 del 2025. 

Citazione del contributo:

F. Pagana, La rilevanza della volontà e la centralità della sfera più intima dell’individuo nel sistema penale: dall’autore del reato alla vittima, in De Iustitia, 2, 2025.

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