
Abstract
Lo scritto prende spunto dai recenti arresti della Corte di cassazione penale, che hanno escluso la configurabilità del reato di turbata libertà degli incanti nel caso dei concorsi per la selezione del personale, per ripercorrere gli sviluppi della disciplina della cd. evidenza pubblica ed interrogarsi sulle conseguenze che può produrre una così rigorosa affermazione del principio di legalità penale, specie a seguito dell’abrogazione dell’abuso d’ufficio.
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SOMMARIO: 1. Il rischio penale nelle procedure concorsuali pubbliche. 2. La scelta del contraente tra rigidità e flessibilità. 3. Regole, interessi, spazio decisionale. Uno sguardo diacronico. 4. Il nuovo codice dei contratti pubblici: una nuova prospettiva culturale?. 5. Risposta penale e differenze tra procedure di scelta del contraente e procedure di selezione del personale.
*Il contributo ha superato con esito favorevole la valutazione anonima da parte di un revisore scelto tra i membri del comitato di valutazione/scientifico ovvero da un revisore esterno da questi indicato e confluirà nel numero 2 del 2025.
Citazione del contributo:
F. Liguori, Gare, concorsi e giudice penale, in De Iustitia, 2, 2025.