La c.d. specialità bilaterale tra il delitto di bancarotta fraudolenta distrattiva e quello di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte – Cass. Pen., sez. II, 2 gennaio 2025 (ud. 27 novembre 2024), n. 47

Avv. Maria Chiara Mastrantonio

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima È configurabile il concorso tra il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione e quello di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, così come sussiste concorso tra il reato di bancarotta per distrazione e quello di autoriciclaggio nel caso in cui alla condotta distrattiva di somme di […]

Continuazione di reati – fine e partecipazione all’associazione mafiosa – Cass. Pen., sez. I ud. 04 dicembre 2024, n. 45783

Dott.ssa Valentina Calabrese

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima La circostanza che un reato sia ritenuto aggravato ai sensi dell’art. 416-bis 1 c.p., non lo rende solo per questo, legato ad un unico disegno criminoso alla partecipazione all’associazione, perché il medesimo disegno criminoso deve sussistere nel momento di ingresso nell’associazione, o comunque di commissione del […]

Per la configurabilità del delitto di truffa non è necessaria l’identità tra la persona indotta in errore e quella che ha subito il danno patrimoniale

Avv. Fabrizio Rega

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima Ai fini della configurabilità del delitto di truffa, non è necessaria l’identità fra la persona indotta in errore e la persona che ha subito il danno patrimoniale, purché, anche in assenza di contatti diretti fra il truffatore e il truffato, sussista un nesso di causalità tra […]

I diritti del terzo propietario di un bene confiscato nell’ambito del giudizio abbreviato – cass. Pen., Sez. I 16 gennaio 2025, n. 1908

Dott.ssa Francesca Maria FRASSANITO

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima In caso di celebrazione del giudizio con rito abbreviato, la legge non prevede l’estromissione del terzo titolare di diritti reali o personali di godimento incompatibili con la preannunciata confisca, in quanto un accertamento unitario amplia la possibilità del terzo di far valere le proprie ragioni. Al […]

Ordinanza di custodia cautelare disposta in appello ai sensi dell’art. 300, comma 5 c.p.p, nei confronti dell’imputato prosciolto in primo grado il rimedio che quest’ultimo può esperire è il riesame ex art. 309 c.p.p., – Cass. Pen. Sez. Un. (ud. 11 luglio 2024 – dep. 03.12.2024), n. 44060

Avv. Fabrizio Rega

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. Le considerazioni preliminari della corte: i tratti distintivi di appello e riesame. 4. Il primo orientamento: l’appello cautelare. 5. La seconda tesi: l’esperibilità dell’istanza di riesame. 6. La decisione  delle Sezioni Unite. 7. Conclusioni. Massima In tema di misure cautelari personali, nel caso in cui l’imputato, nei confronti del quale sia […]

In che modo, nel giudizio controffattuale, la condotta omessa dall’autore del reato ascritto possa assurgere a ruolo salvifico in grado di evitare il verificarsi dell’evento – Cass. Pen., sez. IV, ud. 06 dicembre 2024, n. 45826

Dott.ssa Valentina Calabrese

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima Occorre verificare, mediante un giudizio controfattuale, l’elevata credibilità logica o l’evidenza probabile dell’efficacia salvifica della condotta alternativa corretta con l’obiettivo di raggiungere una certezza processuale che sia frutto dell’elaborazione, da parte del giudice, delle evidenze disponibili. Il fatto  La vicenda trae origine dalla decisione con cui […]

Sul sequestro probatorio del personal computer – Cass. Pen., sez. I, ud. 23 gennaio 2025, n. 2744

Avv. Francesco Martin

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima È vietata l’indiscriminata acquisizione – in difetto di specifiche ragioni – di un dispositivo, quale un personal computer, contenente una messe indifferenziata di dati informatici. Il fatto  Con l’ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale del riesame di Torino, decidendo sull’istanza formulata nell’interesse di R.G., ha confermato […]

Non può essere applicata alcuna misura di prevenzione al soggetto assolto in sede penale – Cass. pen., sez. VI, 30 ottobre 2024 (DEP. 10 dicembre 2024), n. 45280

Dott. Andrea Provenzano

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima Non possono, essere valutate ai fini della riconducibilità del proposto alla categoria tipica di riferimento, quelle condotte che il giudice penale ha ritenuto atipiche o addirittura insussistenti in fatto o in diritto. Il fatto  La Corte di appello di Bari ha rigettato il ricorso proposto avverso […]

Non è abnorme il decreto con cui il GIP disponga l’archiviazione del procedimento, formulando un giudizio di colpevolezza dell’imputato – Cass. Pen., sez. VI, ud. 6 novembre 2024, n. 1276 (dep. 13 gennaio 2025)

Avv. Luciano Persico

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima A seguito dell’introduzione dell’art. 115-bis c.p.p., il decreto di archiviazione con cui vengono formulate osservazioni in violazione della presunzione di innocenza non è più impugnabile con ricorso per cassazione per abnormità dello stesso, ma può essere esperito il rimedio previsto dal comma 4 dell’art. 115-bis c.p.p. […]

Il medico può lecitamente intervenire nella sfera sessuale del paziente soltanto se questi ha prestato il proprio consenso informato – Cass. Pen. Sez. III (ud. 09 ottobre 2024 – dep. 02.12.2024), n. 43877

Avv. Fabrizio Rega

SOMMARIO: 1. Massima. 2. Il fatto. 3. La decisione. 4. Conclusioni. Massima In tema di violenza sessuale, il medico, nell’esercizio di attività diagnostica o terapeutica, può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale di un paziente solo se abbia acquisito il suo consenso, esplicito e informato, o se sussistono i presupposti dello stato di necessità. Il […]